Scegliere di amare il presente o il passato?
Non ci sono limiti su come pensare a questi due scenari.. vi sentite meglio ignorando il passato? O, meglio, il vostro ego vi dice in quest'attimo di amare il presente?
Perche' e' meglio..e' piu' sicuro, adatto alle vostre circostanze..
Molti, ricordando il passato, cio' che e ' passato.. non ammettono gli sbagli, le storie dovute al modo in cui si animavano, preferiscono non parlarne, non ricordarsele..
Secondo una vostra impressione a cosa e' dovuto? L'emancipazione che transita nella vostra vita.. o magari, al vostro carattere, cosi' volubile, conservatore di cio' che vi circonda malgrado questo, preferisce essere nostalgico o piu' estroverso?
Le vostre opinioni in questo tema, vi aspetto cari amici, amiche, nuovi follower.. ✌✌✌
Il passato è per me fonte di lieti ricordi, ma anche di riflessione.
RispondiEliminaLa condizione che io vivevo come normale appare ai miei occhi del presente assai umida e gioiosa: forse è nella lontananza che comprendiamo quanto vi sia di prezioso in un intimo tesoro.
Il passato però è morto ed io non desidero rinchiudermi in uno scrigno di nostalgia, inaridendo.
Io sono qui, sono viva e voglio vivere in questo presente, poiché è nel presente che la mia vita fluisce.
Nuovi profumi, nuove scintille devono stuzzicare la mia pelle.
Il presente è sempre uno scrigno di valori e virtù
RispondiEliminaFai bene a preferire tutto ciò
Nadia da Lucca
Ma che cosa è il presente, se non una fuggevole fiammella che congiunge futuro e passato?
RispondiEliminaForse il nostro presente è solo un sogno: questo ruggente XXI secolo altro non è che una onirica illusione.
RispondiEliminaAdesso apriamo gli occhi, scoprendo che è l'anno 997 e che siamo a Vercelli, subito dopo che Arduino d'Ivrea ha bruciato il duomo della città.
Forse questa guerra in Ucraina altro non è che un frutto della nostra mente allucinata, abbagliata, stralunata dalla guerra fra Arduino ed il Vescovo di Vercelli.
È forse odore di paglia e di cavalli quello che giunge alle mie narici?